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L’ANALISI DEI BISOGNI FORMATIVI A PARTIRE DALLA VALUTAZIONE DELLO STRESS OCCUPAZIONALE IN UNA AZIENDA METALMECCANICA

DALL'ANALISI DEI BISOGNI FORMATIVI ALL'INTERVENTO SULLO STRESS LAVORATIVO

L’ANALISI DEI BISOGNI FORMATIVI A PARTIRE DALLA VALUTAZIONE DELLO STRESS OCCUPAZIONALE IN UNA AZIENDA METALMECCANICA

L’ analisi dei bisogni formativi a partire dalla valutazione dello stress occupazionale in una azienda metalmeccanica

Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia 2008, Vol.XXX n.3, suppl, 409-410

L. Di Giampaolo*, M. Grapshi*, S. Pulini*, P. Boscolo * T. Giobbe e M.Stocchi**

*Unità operativa di Medicina del Lavoro, Dipartimento di Scienze Biomediche, Università G. d’Annunzio di Chieti e Pescara.
**Dipartimento di Scienze Biomediche di Base ed Applicate, Università G. d’Annunzio di Chieti e Pescara.

 

Il modello di Karasek-Theorell, noto anche come modello domanda-controllo-sostegno, è stato ampiamente impiegato per la ricerca sullo stress occupazionale percepito.

Prima del suo largo utilizzo, diversi studi hanno valutato alcune particolari condizioni psico-sociali come: domanda di lavoro, conflitti di ruolo, alienazione, eventi stressanti di vita, alta responsabilità e bassa soddisfazione professionale, considerandole sia separatamente che in associazione con disturbi cardiocircolatori (1,2).

Tale modello prende in considerazione, in modo unitario, le associazioni tra le dimensioni psico-sociali dell’ambiente lavorativo, ma anche il benessere e la produttività.

Queste tre dimensioni sono:

  • la richiesta lavorativa, ossia la percezione delle caratteristiche stressogene derivanti dall’attività lavorativa (es. la pressione temporale, la chiarezza di ruolo, ecc.);
  • la percezione di controllo, cioè la percezione di poter gestire il proprio lavoro
  • il supporto sociale. Quest’ultima dimensione riguarda la sensazione di far parte di una rete costituita da legami affettivamente appaganti all’interno dell’organizzazione e di poter contare su relazioni di reciproco aiuto da parte dei colleghi e dei supervisori, questa dimensione risulta svolgere un ruolo modulatore della richiesta del contesto lavorativo.

Secondo gli autori, le combinazioni dei livelli delle tre dimensioni conducono a due ipotesi esplicative diverse:

  • iso-strain hypothesis: questo caso si verifica quando le persone percepiscono un’alta pressione dovuta alla richiesta lavorativa, un basso controllo e inoltre si sentono contemporaneamente non sufficientemente supportati da un punto di vista sociale;  è in questo tipo di condizione che si possono sviluppare reazioni più avverse allo stress come ansia, depressione, ecc.;
  • active learning hypothesis: questa condizione è caratterizzata da una percezione di alta richiesta lavorativa, ma anche di alto livello di controllo nell’affrontare la domanda lavorativa, ma il tutto si svolge all’interno di un contesto lavorativo di tipo supportivo. Questo quadro è correlato a livelli di motivazione e di soddisfazione occupazione elevati.

modello Karasek stress lavoro correlato

Il nostro obiettivo è stato quello di utilizzare il modello di domanda-controllo-sostegno, non come strumento diagnostico rispetto al livello di stress occupazionale di un dato sistema, ma come strumento orientativo e valutativo rispetto ad un intervento rivolto ai dipendenti.

Il campione totale in esame era formato da 53 lavoratori di età compresa tra i 30 e i 45 anni, con 45 operatori metalmeccanici, 8 amministrativi di cui 3 di sesso femminile.

Allo stato attuale è stata compiuta una prima somministrazione del Job Content Questionnaire (3,4). Una prima analisi dei dati ha mostrato elevati livelli di Job Strain accompagnati ad alti livelli di Job Demand e a bassi livelli di Decision Latitude. Mentre appaiono significativamente alti i livelli di Social support.

Il nostro lavoro proseguirà con un intervento secondo l’approccio cognitivo-comportamentale rispetto alle strategie per fronteggiare situazioni di stress, in particolare la strategia sarà quella di utilizzare il gruppo dei colleghi come risorsa, così come è stato evidenziato dai risultati emersi.

Infine, a distanza di circa 3 mesi dall’intervento verrà di nuovo somministrato il medesimo questionario per valutare gli effetti dell’intervento praticato.

 

Bibliografia

  1. Berkman L.F. Social network, support, and health: next step forward. Am. J. Epidem. 1986; 123:559
  2. Johnson J. V., Hall E. M., Theorell T. Combined effects of job strain and social isolation on cardiovascular disease morbidity and mortality ina random sample of Swedish male working population. Scand. J. Work. Environ. Health, 1989; 15: 271.
  3. Karasek R.A., Brisson C., Kawakami N., Houtman I., Bongers P., Amick B .. The Job Content Questionnaire (JCQ). An instrument for Internationally Comparative Assessments for Internationally Comparative Assessments of Psychosocial Job Characteristics. Journal Occup Health Psychology
    1998 3(4): 322-355.
  4. Karasek R., Theorell T.. Health work, stress, productivity, and the reconstruction of working life. Basic Book, Inc., New York , 1990.