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TRAINING AUTOGENO – ESERCIZIO DELLA PESENTEZZA

TRAINING AUTOGENO – ESERCIZIO DELLA PESENTEZZA

Dopo l’induzione della calma, la commutazione non è ancora iniziata, ma comincia a strutturarsi la disposizione a realizzarla.
In queste condizioni psicofisiche, il soggetto ripete la formula della pesantezza, “sentendo” cioè le varie parti del corpo pesanti (via via più pesanti).
Occorre essere molto esaurienti nelle spiegazioni fisiologiche e far comprendere che tale sensazione deriva da un rilasciamento muscolare profondo che va al di sotto anche del tono normale dei muscoli in situazione di riposo.

Il tono si riduce nelle condizioni di riposo e diventa minimo nel sonno fisiologico, in cui l’organismo recupera le sue energie.
Quando dormiamo non avvertiamo la sensazione relativa a questo profondo rilassamento muscolare, mentre la stessa ci appare in tutta evidenza durante il primo esercizio del T.A. e ancora di più nelle fasi successive.
Anche sensazioni particolari che nascono da errori di postura o di imperfetta decontrazione muscolare possono essere ricondotte sul binario della giusta interpretazione psicologica (es. levitazione, estrema leggerezza, ecc.).

Secondo Schultz la causa è dovuta: “caratteristica mescolanza di parziali rilasciamenti e di tensioni residue” per cui cambiano nella percezione corporea dell’interessato gli abituali punti di riferimento. Spesso tale situazione è determinata dal mancato rilassamento della regione scapolo-omerale.
Come dice Hoffmann “… anche un pesante tronco d’albero può essere sospeso nell’acqua …”.

Il correlato psicologico si esprime nell’esperienza della distensione.

 

ESERCIZI DEL TRAINING AUTOGENO:

  1. ESERCIZIO DELLA PESANTEZZA
  2. ESERCIZIO DEL CALORE
  3. ESERCIZIO DEL RESPIRO
  4. ESERCIZIO DEL CUORE
  5. ESERCIZIO DEL PLESSO SOLARE
  6. ESERCIZIO DELLA FRONTE FRESCA