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La Terapia Cognitivo Comportamentale nei Disturbi d’Ansia

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La Terapia Cognitivo Comportamentale nei Disturbi d’Ansia

La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è un approccio efficace per il trattamento dei disturbi d’ansia, mirando a modificare i pensieri e i comportamenti che alimentano l’ansia. Il trattamento si basa sul modello cognitivo-comportamentale, che suggerisce che le emozioni (inclusa l’ansia) sono influenzate da come interpretiamo le situazioni e dai nostri comportamenti.

Ecco come si svolge il trattamento CBT per i disturbi d’ansia.

  • Si inizia con una valutazione completa dei sintomi, delle paure e delle preoccupazioni del paziente, utilizzando anche questionari standardizzati.
  • Si esplora come i sintomi influenzano la vita del paziente.
  • Si concettualizza il caso, ovvero si individua come pensieri, emozioni e comportamenti interagiscono nel mantenimento dell’ansia.
  • Si definiscono gli obiettivi terapeutici specifici e misurabili.

Psicoeducazione

  • Si introduce il modello cognitivo-comportamentale per spiegare come i pensieri, i comportamenti e le emozioni si influenzano a vicenda.
  • Si spiega la natura dell’ansia e come si mantiene.
  • Si forniscono informazioni sul trattamento CBT e sul ruolo attivo del paziente.

Identificazione e modificazione dei pensieri disfunzionali

  • Si insegna al paziente a identificare i pensieri automatici negativi (es. “Non ce la farò mai”, “Succederà qualcosa di terribile”) che scatenano l’ansia.
  • Si utilizzano registri del pensiero per analizzare i pensieri, le emozioni e i comportamenti associati a situazioni specifiche.
  • Si guida il paziente a mettere in discussione e modificare i pensieri disfunzionali, sostituendoli con pensieri più realistici ed equilibrati.
  • Si aiuta il paziente a identificare gli stili di pensiero disfunzionali (es. pensiero catastrofico, ipergeneralizzazione).

Esposizione:

  • Si utilizza l’esposizione graduale per affrontare le situazioni e gli stimoli temuti che generano ansia.
  • Si crea una gerarchia di situazioni temute, ordinata in base al livello di ansia che provocano.
  • Si inizia l’esposizione con situazioni meno ansiogene, per poi progredire gradualmente verso quelle più difficili.
  • L’esposizione può essere in vivo (affrontare direttamente la situazione temuta), immaginativa (immaginare la situazione temuta), o interocettiva (esposizione alle sensazioni fisiche associate all’ansia).
  • Si monitora l’ansia durante l’esposizione attraverso la scala SUD (Subjective Units of Distress), per valutare il progresso e l’abituazione.
  • Si lavora per ridurre i comportamenti di sicurezza che mantengono l’ansia.

Tecniche di rilassamento

  • Si insegnano tecniche di rilassamento come la respirazione profonda, il rilassamento muscolare progressivo e le immagini guidate per gestire i sintomi fisici dell’ansia.
  • Queste tecniche possono essere utilizzate in situazioni di stress o prima dell’esposizione.

Attivazione comportamentale

  • Nei casi in cui è presente anche un tono dell’umore depresso e/o la persona ha ridotto le attività gratificanti e piacevoli, la terapia CBT può includere anche l’attivazione comportamentale.
  • L’attivazione comportamentale mira ad aumentare il coinvolgimento in attività che possono migliorare l’umore e il senso di benessere.

Risoluzione dei problemi

  • Compiti a casa:
    • Si assegnano compiti a casa (homework) per mettere in pratica le abilità apprese in sessione, come la compilazione di registri del pensiero, l’esposizione a situazioni temute e la pratica delle tecniche di rilassamento.
    • I compiti a casa aiutano il paziente ad applicare le competenze in modo indipendente e ad accelerare il processo terapeutico.
  • Prevenzione delle ricadute:
    • Si discute la possibilità di ricadute e si pianificano strategie per affrontare eventuali difficoltà future.
    • Si aiutano i pazienti a riconoscere i segnali di allarme e a utilizzare le strategie apprese per gestire le situazioni stressanti.
  • Fine del trattamento:
    • Si prepara il paziente a concludere la terapia, valutando la sua prontezza e le sue capacità di autogestione.
    • Si enfatizza il ruolo del paziente nei cambiamenti positivi raggiunti.

Punti chiave per il trattamento CBT dei disturbi d’ansia:

  • Focus sul presente: La CBT si concentra sui problemi attuali e su come gestirli efficacemente, piuttosto che sugli eventi passati.
  • Orientamento agli obiettivi: Il trattamento è guidato dalla definizione di obiettivi specifici e misurabili.
  • Collaborazione: Terapeuta e paziente lavorano insieme attivamente per raggiungere gli obiettivi terapeutici.
  • Personalizzazione: Il trattamento viene adattato alle esigenze specifiche del paziente, con attenzione alla sua cultura e alle sue esperienze.
  • Empowerment: La CBT mira a fornire al paziente le abilità per gestire autonomamente l’ansia e prevenire le ricadute.

La CBT è un trattamento di breve durata che prevede la possibilità di una terapia breve con focus sui problemi specifici del paziente. L’efficacia della CBT nel trattamento dei disturbi d’ansia è supportata da numerose ricerche.